Prefazione- I Vascotto da Sito a Sito

I Vascotto da Sito a Sito

Prefazione

PREFAZIONE "VOCI DELLA PARLATA ISOLANA ..."

Lasciando Isola oltre trentasei anni fa, con gli abiti che indossavo e poche lire in tasca, recavo comunque con me una grande ricchezza, che non mi ha mai abbandonato: l'amore profondo per il nostro paesino, la nostalgia per i cari luoghi, la solidarietà con i tantissimi accomunati dalla stessa sorte dolorosa di persecuzioni, spoliazione ed esodo, e un attaccamento profondamente radicato per il dialetto di Isola.

Sono rimasto sempre fedele alla nostra parlata, evitando di farmi influenzare dagli ambienti in cui son vissuto in tutti questi anni, in modo da mantenere vivo e genuino il dialetto almeno in me e, nel possibile, nei miei famigliari.

Ho cercato di fare di più, spinto dalla penosa sensazione che, avulso dal suo ambiente naturale, sopraffatto da altre parlate e svincolato gradualmente dai vincoli affettivi e dall'uso da parte delle nuove generazioni, il nostro idioma sarebbe scomparso, o perlomeno avrebbe subito trasformazioni fondamentali nel volgere di alcune decine di anni: ho costruito il presente vocabolarietto, che comprende i termini dialettali isolani usati particolarmente nel periodo 1900-1950.

E' un'opera modesta, che ha il solo scopo di consentire, a chi ama il nostro paese o ad esso è legato da un qualche interesse, affettivo o no, di non perdere di vista un patrimonio linguistico che, ricordando le piccole dimensioni del territorio in cui ha avuto lunga vita, non è da trascurarsi.

Essa vuole essere un punto di partenza per una migliore elaborazione e un completamento che i miei limiti di preparazione, ed anche di salute fisica, non mi hanno consentito.
Ripongo perciò le mie speranze in qualcuno dei giovani laureati, in materie storico-Ietterarie in particolare, di ceppo isolano - so che ve ne sono, e di brillanti - il quale, con un po' d'amore per la nostra terra e un certo spirito di servizio verso la nostra comunità dispersa, trovi nel mio lavoro un incentivo ad impegnarsi nella preparazione di un'opera migliore, più razionale ed organica, tale da onorare veramente il nostro amato paese ed i suoi cittadini.

Chiunque - miei compaesani od altri - avrà la bontà di sfogliare questo vocabolarietto, troverà inevitabilmente inesattezze, stranezze, omissioni ed altri difetti.
Confido che mi si perdonerà considerando, oltre alla mia inesperienza, il fatto che, quando il progetto ha cominciato a prendere forma, ero ormai lontano da TRIESTE, sede naturale per ricerche più approfondite, per le migliaia di Isolani e loro discendenti che essa ospita.

Questa difficoltà di attingere a fonti più sicure e facilmente accessibili  mi ha arrecato molte incertezze, e indotto a ripiegare sui miei ricordi ed esperienze; dando così all'operetta un taglio più soggettivo, a volte autobiografico - di cui mi rammarico -, che si nota chiaramente soprattutto nelle esemplificazioni e nelle note illustrative di qualche termine, le quali rispecchiano molto della mia esistenza di ragazzo e del modo di vivere della mia famiglia, dei vicini o del ceto cui appartenevo.
Tutto ciò per mancanza di materiale adeguato, non per voler far torto al resto della comunità.

Ritengo comunque opportuno sottolineare due elementi: la cospicuità della raccolta, e la circostanza che molti termini hanno offerto lo spunto per l'esposizione di tanti aspetti della vita sociale, religiosa, economica di Isola, di molte nostre tradizioni ed usi.
Ho dovuto fare una selezione tra il materiale disponibile; in essa temo di essermi spesso lasciato guidare da preferenze, inclinazioni personali.
Ciò può essere andato a svantaggio di un'equilibrata elaborazione dell'opera, ma forse le ha conferito un taglio più agile di altre pubblicazioni del genere.
Da questo punto di vista considero altrettanto validi gli aneddoti e le storielle, accanto alle note lessicali, etimologiche, storiche, ecc. che fan parte del libro, arricchito anche da carte e disegni.

Devo onestamente dire che, se il lavoro avrà qualche consenso, il merito andrà, più che alla mia passione e pazienza, alla collaborazione diretta e indiretta che ho avuto.

E qui il posto d'onore spetta al mio compianto amico fraterno GIOVANNI DELISE (il mio sodale NINO per una sessantina d'anni), al quale devo sostegno, incoraggiamento, aiuto costante nella presente iniziativa; fu un procacciatore di termini isolani infaticabile, nemmeno le avvisaglie del male che lo avrebbe prematuramente stroncato valsero a smorzargli il disinteressato entusiasmo"per il mio, anzi il NOSTRO lavoro.

A lui quindi con grata memoria esso è dedicato, anche perché non sarebbe arrivato a termine senza il suo sereno ottimismo ed il costante incitamento.
Pensate quanto è amara la sorte: da anni avevo istruito i miei di consegnare, nel caso di una mia scomparsa che reputavo vicina a causa di gravi malanni, tutto il materiale al caro Nino, che nel mio affetto consideravo indistruttibile..

A questa raccolta hanno contribuito molti altri.
Sono particolarmente grato a mons. ATTILIO DELISE, direttore di "ISOLA NOSTRA". Il suo vocabolarietto, pubblicato anni fa sul mensile, mi ha consentito un utile raffronto con il materiale da me raccolto, che ne è risultato arricchito di termini ed informazioni e definizioni, depurato e corretto.
Lo stesso suo giornale mi ha fornito interessanti spunti, oltre a parecchi vocaboli, grazie ai collaboratori che hanno illustrato vicende ed elementi della nostra parlata.
Ricordo in primis il mio coetaneo SALVATORE PERENTIN: la sua vita e i suoi scritti, molto utili anche a me, sono un'esemplare testimonianza del suo amore per la nostra terra.

Mi ha dato un aiuto validissimo, insostituibile, fornendomi termini e notizie ed incoraggiandomi nella mia fatica, mia sorella ANTONIA vedova FELLUGA la quale, attenta spettatrice di tanti eventi del nostro paese, è stata una miniera inesauribile di informazioni e dati interessanti, specialmente in relazione a certe parole ed espressioni cadute in disuso nel salto di quasi una generazione tra le nostre due date di nascita.

Ringrazio altresì gli altri numerosi parenti e amici - nomino per tutti la stimata sig.na RITA DRIOLI - che mi hanno segnalato dei termini o notizie preziose: è stato insomma un pregevole lavoro di equipe, riuscito discretamente malgrdo la lontananza e le difficoltà di contatti.

Qui in Romagna devo esprimere la mia gratitudine al prof.GUlDO LAGHI, esimio linguista, che per un momento ha messo da parte i suoi studi preferiti per interessarsi di un dialetto cui è estraneo; ed al grafico cesenate VITTORIO BELLI, cui si deve una parte dei disegni inseriti nel libro. Gli altri sono opera del concittadino NINO ULCIGRAI, che parimenti ringrazio.

Infine ringrazio l'ISTlTUTO GEOGRAFICO MILITARE di Firenze, e la Sezione Cartografica dell'ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI di Novara, che gentilmente mi hanno autorizzato a riprodurre parti di carte da essi pubblicate.

Desidero offrire questa raccolta a tutti gli ISOLANI, e non, che hanno sempre nel cuore la nostra piccola graziosa terra: con l'auspicio che essa valga a mantenere sempre vivo il vincolo di affetto verso di essa, ed operante la fraternità fra concittadini e loro discendenti, ovunque si trovino

ANTONIO  VASCOTTO, “ciciola"