L2- I Vascotto da Sito a Sito
A, prep. : A, ad.
A màca = a ufo, a "scrocco".
A meṣarìa = esattamente a metà.
A càvo = a capo; alla fine (el brùsco ṣè vignù a càvo).
A palàde = a paIate (soldi a p.).
A pindolón = penzoloni, che pende.
A penèl = a perfezione ('sto dràpo te sta a penèl).
A ràṣo = rasente; stracolmo.
A gàto = come il gatto (caminar a gàto; "ciamàr a gàto" = arrendersi, riconoscere di non saper risolvere un indovinello o problema, dopo di che l'altro dà la soluzione).
A marteléto = molto, a bizzeffe (càrego a m. = stracarico).
A cavalòto = a cavalcioni.
A scùro = al buio; non informato.
A són de.. = a furia di..
A stico = a stecchetto.
A la bóna = alla buona, di buon carattere; anche: lavoro, cosa fatti come vengono
(anche: Ala bóna de Dio).
(prep.art.: AL -A LA o ALA, AI, ALE:
Al primo éntro = all'esordio;
Al serén = a cielo aperto).
A, pr. : Egli; esso.
"Vago a mésa (qui "A" è preposizione) ", “ E papà?”, "A vén dopo"
('A" pronome di III pers. sing.)
A: La lettera A, oltre agli usi comuni come preposizione e pronome, veniva usata anche:
come rafforzativo: A guai! (per Guai!); A gratis (per gratis)
come contrazione di una forma verbale, cioè di GUARDA!: Àlo! (a- lo pron.) = guardalo!
anche davanti al gerundio: A parleva a magnàndo..
ABÀDO, so.m.: Ascolto, attenzione, importanza.
“No stàghe dar abàdo” = non dargli ascolto. (da bada, badare).
ABASAMéNTO, so.m.: Zoccolo, basamento, decorazione della parte inferiore della parete,
con rivestimento o tinta.
ABISìNSIO, so.m. (v. BISìNSIO): Assenzio (pianta, liquore).
"Go la bóca cóme se vése bivù abisìnsio".
ABOCàTO (?), so.m. (v. BOCàTO): Abboccato, sapore particolare del vino (nel gergo dei degustatori).
ABONÀR, ve.: Abbuonare, condonare, perdonare, ridurre un debito.